Dredd

dreddPer quelli che, come me, sono cresciuti con i film degli anni ’80 e ’90, la passione per gli action movie con sparatorie o arti marziali è qualcosa che ormai si è legata direttamente con il DNA. Possiamo fare gli intellettualoidi quanto ci pare ed esaltare le suggestive atmosfere e i movimenti di camera in I 400 colpi di François Truffaut, ma poi appena sentiamo le parole Vivo o morto tu verrai con me, ci prende dentro un’esaltazione che ti dico ciao. E così ogni volta che esce uno di questi film ultra-mega-violence ce lo dobbiamo vedere per forza, costi quel costi. Solo che di film in stile anni ’90 ne sono stati fatti fin troppi e, fortunatamente, oggi il canone degli action movie è un po’ cambiato. Ce lo dimostra bene questo film, paragonato a quello Stalloniano del 1995.

Un pacchianissimo Stallone, con tanto di conchiglietta per le palle, contro un più sobrio Urban, che pare tirarsela di meno
Un pacchianissimo Stallone, con tanto di conchiglietta per le palle, contro un più sobrio Urban, che pare tirarsela di meno

Questo Dredd, infatti, è il secondo film tratto dal fumetto Judge Dredd del 1977. Il primo fu interpretato da Stallone nel ’95 e racchiudeva il fulcro dei film di quegli anni, ovvero: poliziotto buono accusato di qualcosa per errore/complotto, che deve dimostrare la sua innocenza e beccare il cattivo di turno. In questo film vediamo il ritorno di Dredd con la “faccia” di Karl Urban o quantomeno la bocca, visto che come nel fumetto, anche questo Dredd non si toglie mai il casco e mantiene sempre un espressione crucciata (non oso immaginare il dolore alle mascelle che deve aver patito Urban per fare questo film).

La trama…eh la trama è un problema. Non perché non ci sia, ma perché è copiata. Evidentemente a corto di idee per questo film, il team di sceneggiatori deve essersi riunito per una serata cordiale, per poi vedere un film indonesiano che pensavano fosse sconosciuto. E’ così accaduto che Dredd ha copiato la trama a The Raid: Redemption, considerato uno dei migliori action movie degli ultimi 10 anni.
In un futuro indefinito, la Terra è piena di radiazioni e l’America si è tutta riunita in un’unica città che va da Boston a NewYork, Mega City One. Il tasso di criminalità è alle stelle e a mantenere la pace ci sono i Giudici: poliziotti con il potere di giudicare le colpe e nell’eventualità giustiziare sul posto. Dredd e la recluta Anderson, dotata di capacità psichiche mutanti, vengono mandati a Peach Trees (enorme palazzone di 200 piani) al cui interno svolge la sua attività la gand di Ma-Ma (Cersei Lannister sfregiata). I due vengono chiusi all’interno e inizia la caccia all’uomo…mh mi sa di risentito…e infatti…

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Tolta la trama scopiazzata, però, Dredd è un film godibile anche più del suo predecessore con Stallone. Questro nuovo Dredd, infatti, è uno che se ne frega altamente di tutto quello che non sia la giustizia e fa il suo lavoro e stop. Il personaggio di Stallone, invece, era un po’ più anni ’90 e mostrava fin troppe emozioni.
In definitiva un film non capolavoro, ma che riesce a farci passare un paio d’ore divertendoci, anche perché il sangue scorre a fiumi e le scene di sparatoria sono realizzate veramente bene. La pellicola, però, uscirà in Italia solo il prossimo 25 settembre a un anno esatto dall’uscita per il mercato USA. Perché un anno di ritardo? Non sono ancora riuscito a capirlo.

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