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Spaghetti Zombie

FB_IMG_1424766955473Diciamoci la verità: oggi come oggi l’argomento “morti viventi” ha raggiunto il suo apice di popolarità. La cosa non è sempre un male, intendiamoci. Quando accadde ai vampiri, iniziarono a uscire libri e film con alcune variazioni sul tema “vorrei farmi un vampiro”, cosa che fortunatamente non accaduta per gli zombie…se non si prende in considerazione il libro e il film di Warm Bodies, che nonostante fosse uno young adult, non si è mai preso troppo sul serio, garantendosi l’approvazione anche dai fan degli zombie. Di prodotti sui morti viventi, comunque, oggi ne troviamo gran tanti: serie tv, film, fumetti e libri. Proprio quest’ultimo media è il punto focale di questo pezzo, i libri sugli zombie. Da qualche anno, infatti, anche l’industria letteraria è stata contagiata dal virus Z e nei banchi delle librerie compaiono sempre più libri a tema. Pensiamo a Breathers, o allo stesso Warm Bodies, WWZ o Apocalisse Z. Anche dall’Italia, però, sta arrivando qualche soddisfazione, proprio come il libro protagonista di questa recensione: Spaghetti Zombie. Continua a leggere Spaghetti Zombie

1° marzo, il flash mob del libro

20140301-215550.jpgQuasi finito questo primo marzo nel quale, forse non tutti sanno, era stato organizzato il primo flash mob italiano del libro. Promotore dell’evento è il festival letterario Caffeina, evento iniziato qualche anno fa nella piccola città di Viterbo e diventato ad oggi uno dei maggiori festival della cultura letteraria italiani. Vivendo nella provincia di Viterbo, posso vantarmi di aver conosciuto i due ideatori del festival quando lavoravo come giornalista, e posso testimoniare che Caffeina è un festival davvero stupefacente. Un po’ in bilico la sua prosecuzione per i prossimi anni a Viterbo, dove la politica a quanto pare conta più della cultura. Ma il festival continuerà a vivere ovunque gli sia permesso. Dalle pagine di facebook, infine, il team di Caffeina ha lanciato l’iniziativa di questo flash mob: il primo marzo usciamo di casa e compriamo un libro. Un’iniziativa alla quale io ho ovviamente partecipato e che ha attratto tantissime persone, che hanno pubblicato la loro foto sulla pagina FB del festival. Di contro ci sono state anche alcune critiche da parte di “accaniti lettori”, che se ne sono per forza dovuti uscir fuori ricordando che ogni giorno è buono per comprare un libro…sì, ok, ma non potete sempre cagare il cazzo per ogni cosa, l’iniziativa era rivolta anche ai lettori “non maniacali”. Altre critiche anche da chi prende Caffeina sul lato politico, e qui si ritorna sul discorso del non politicizzare la cultura (almeno quella). L’iniziativa è stata lodevole e sono contento per quelli che come me hanno deciso di partecipare.

Lasciami entrare – John Ajvide Lindqvist

leOltre serie e film, guarda un po’, ho usato queste ferie estive anche per chiudere la lettura di Lasciami Entrare, il libro dell’autore dall’impronunciabile nome svedese. Ancora una volta lo ammetto, ho intrapreso questa lettura a causa del film del 2008 dello svedese Tomas Alfredson (e non del remake del 2010 made in USA ambientato in uno strano New Mexico con la neve). Beh, fatto sta che i due film e il libro sono praticamente identici e, ovviamente, il libro vince su tutti, se non altro per quelle atmosfere e quelle emozioni che da sempre il cinema riesce a diffondere a metà (causa soprattutto dei tagli che si è costretti a fare per ridurre tutto a 2 ore di narrazione). Continua a leggere Lasciami entrare – John Ajvide Lindqvist

L’atlante delle nuvole – David Mitchell

imagesMi sembra di aver impiegato una vita a finire questo libro e probabilmente è così. Ho deciso di imbarcarmi in questa lettura dopo aver visto Cloud Atlas dei fratelli Wachowski, che è appunto tratto da questo libro. Il film è bello, ma ci si capisce veramente poco e alla fin fine non è ben chiaro quale sia il senso di quelle tre ore passate a guardare la pellicola. Si, ok, il film stesso con la voce di Tom Hanks ci dice che le azioni che facciamo in vita si propagano come un’onda e tutto si intreccia nel passato e nel futuro. Ma la cosa per quanto poetica, continua ad avere poco senso. La recensione del libro sarà abbastanza corta, avverto subito, perché è negativa e ho veramente poco da dire. L’unica cosa che mi stona è che in giro non ho trovato recensioni negative, quindi inizio a pensare di essere stronzo io…ma non fa nulla, è stato lo stesso con Man of Steel a quanto pare. Via alla trama. Continua a leggere L’atlante delle nuvole – David Mitchell

Toilet – racconti per ogni esigenza

t13Esco di recente dalla lettura di uno dei tanti libri intitolati Toilet. Non parlo di libri che fanno cagare, ma di una serie di micro libri che fanno parte dell’iniziativa editoriale Toilet di 80144 edizioni. Il pensiero alla base di questa collana è esplicito nel titolo…tutti abbiamo le nostre esigenze, più o meno lunghe, e ci fa sempre leggere qualcosa mentre le espletiamo (a me personalmente no, infatti leggevo in treno, ma vabbè…). Toilet è quindi una serie di piccoli libri tascabili, che al suo interno contiene una serie di piccole storie “cronometrate”. Siete tipi veloci? C’è la storia da 4 minuti. Un po’ costipati? Ci sono storie da 15 minuti. L’idea della casa editrice è vincente e Toilet diventa una collonna acquistatissima. Al momento ha pubblicato 21 volumi, che contengono storie di oltre 200 autori fra emergenti e conosciuti (c’è anche la firma del Premio Strega Antonio Pennacchi) e continuare a riscuotere successo. Continua a leggere Toilet – racconti per ogni esigenza

Invisible monsters – Chuck Palahniuk

La copertina italiana, l'unica che rende poco l'idea
La copertina italiana, l’unica che rende poco l’idea

Parlavo di Palahniuk proprio un paio di post fa e di come abbia conosciuto quest’autore tramite Fight Club, il film con Norton e Pitt che ha segnato la mia crescita. Dopo aver letto Fight Club, devo dire che questo autore mi ha veramente preso. La storia di Fight Club la conosciamo tutti, inutile dire nulla, ma il modo di scrivere di Palahniuk mi ha subito colpito. Così crudo, cinico e spietato che sembrava quasi mandare a cagare tutti quelli che avessero scritto un libro prima di lui. Uno stile veramente unico, che ancora oggi si fatica a trovare in uno scrittore. Palahniuk non sembra curarsi della forma stilistica, ma è come se ti entrasse in testa e ti facesse vedere quello che scansi con gli occhi. I personaggi dei suoi libri non sono mai dei borghesi raffinati o dei giovani ribelli o ancora dei ragazzi che scoprono il mondo durante un viaggio. La banalità è abolita dalle sue storie. Palahniuk scava nell’America suburbana e sceglie dal mazzo i personaggi più disturbati, con un’infanzia disastrata e un muro di mattoni al posto del futuro. Continua a leggere Invisible monsters – Chuck Palahniuk

10 libri che hanno reso la mia vita degna di essere vissuta

libriE’ da qualche giorno che penso di fare qualche top ten di qualcosa. Serie tv, film, fumetti…poi ho optato per i libri, o almeno di cominciare con i libri. Immagino quanto poco possa fregarvi dei miei 10 libri preferiti, ma magari qualcuno può trovare qualche spunto, o darlo a me. Ho deciso di iniziare con i libri per due motivi: 1 fa tanto intellettuale alternativo (e io ci campo co ‘sti stereotipi…oggi dico cose a vanvera) e 2 fra tutta l’arte di cui ho deciso di parlare in questo blog, è sicuramente la più antica e madre di tutte le altre (sì, anche le serie tv sono arte, almeno alcune). Il problema è che non sono un grande lettore, anche se per gli standard del Paese rientro in quella fascia, denominata “più di cinque libri l’anno”. Giusto il mio nuovo amico Kindle sta dando una svolta alla mia vita letteraria, fatta di pochi libri l’anno…anche perché costano uno boato! Ma veniamo alla classifica, partendo con il numero 10. Continua a leggere 10 libri che hanno reso la mia vita degna di essere vissuta

Ogni maledetto lunedì su due – Zerocalcare

coverbassaE’ uscito oggi (3 maggio) il nuovo libro di Zerocalcare, Ogni maledetto lunedì su due, anche se in alcune librerie si trovava già il 2 maggio e me lo sono accaparrato immediatamente. Una raccolta dei migliori skecth pubblicati sul suo blog negli ultimi tempi, più 50 pagine inedite che funzionano da raccordo per l’intero libro.

Parto con una grossa premessa: io adoro quest’uomo. Sarà per la vicinanza anagrafica (io 22 dicembre ’83, lui 12 dicembre ’83) che ci ha fatto crescere in maniera molto simile, perlomeno guardando la stessa roba in televisione, o sarà per il fatto che riesce sempre a trasmettere cose molte care alla nostra generazione, in più facendoci ridere come idioti. Le storie di Zero sono quelle che mentre le leggi, oltre a ridere, dici “m’è capitato pure a me due giorni fa”. Continua a leggere Ogni maledetto lunedì su due – Zerocalcare

Nessun dove – Neil Gaiman

“Neverwhere”

Aspettando il penultimo episodio del Doctor Who scritto da uno dei maggiori talenti britannici, Neil Gaiman, ho voluto leggere qualcosa di suo. Finora avevo letto solo American Gods e qualche fumetto Marvel o Vertigo (sto ancora cercando tempo per leggere Sandman) e, ovviamente, avevo apprezzato la poesia di Coraline, scritto anni fa per far capire alle figlie che spesso non ci accorgiamo della bellezza di quello che abbiamo attorno. Uno scrittore apprezzato un po’ ovunque. Per questo in preparazione al ritorno dei Cyberman e grazie alla mia infinita biblioteca digitale mi sono dato alla lettura di “Nessun dove” o “Neverwhere”, romanzo del 1996 con una rocambolesca storia editoriale. Continua a leggere Nessun dove – Neil Gaiman

Educazione siberiana – Nicolai Lilin

educazione siberianaEbbene sì, ho deciso di leggere il libro dopo aver visto il film di Salvatores…è un reato? Comunque prima di vedere il film quello che non mi attirava di questo libro era il titolo: l’educazione siberiana, pensavo fosse uno di quei romanzi con una bambina che vive in qualche posto innevato e vivesse la sua triste vita. Invece scopro, solo dopo, essere un racconto di storia vissuta dell’autore Nicolai Lilin, ormai adottata in Italia da alcuni anni. Vabbè sono stato superficiale e allora? Adesso l’ho letto…ho recuperato. Passando al libro, me lo sono divorato in tre giorni fra treno, letto e pause pranzo, anche merito del mio nuovo Kindle che mi permette di portarmi in giro di tutto e mi stimola a leggerlo con le sue maledettissime percentuali di lettura. C’è subito da dire che tra film e libro c’è una bella differenza e non capisco sinceramente se lo stesso Lilin abbiamo partecipato alla stesura della sceneggiatura oppure no. Per esigenze filmiche alcuni personaggi sono stati sovrapposti come nonno Kuzja, che nel film viene interpretato da un sempre superbo John Malkovich, mentre nel libro c’è sia nonno Kuzja (un vecchio criminale in pensione che “educa” Nicolai) che nonno Boris (suo vero nonno paterno). Altri personaggi, come lo stesso Gagarin, sono stati fuorviati e messi a fare parti che non esistono, mentre altri come è ovvio sono stati proprio omessi, anche se non capisco come si faccia ad omettere un personaggio come Mel. Continua a leggere Educazione siberiana – Nicolai Lilin